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5 consigli per trasferirsi all’estero o in Italia

Trasferirsi all’estero o venire a vivere in Italia, per farlo è necessario prepararsi adeguatamente, sia dal punto di vista dei documenti, sia da quello linguistico.

Abbiamo raccolto 5 semplici consigli per chi vuole intraprendere questa avventura senza incorrere in ostacoli.

1) Studia i rudimenti della lingua che devi imparare

Spesso si tende a pianificare un trasferimento in ogni dettaglio, ma una delle difficoltà principali in un paese consiste nel dover parlare con la gente del luogo, per potersi poi integrare dal punto di vista professionale e sociale. Ovviamente per fare questo devi apprendere le basi di quella lingua!

Ti consigliamo dunque di frequentare almeno un corso di lingua di livello base prima di partire, iniziando alcuni mesi prima. Sono necessarie almeno 30 ore per cominciare a muovere i primi passi in una lingua prima sconosciuta. Occorre pertanto muoversi in tempo! D’altra parte un corso di lingua in agenzia è sempre un’esperienza che arricchisce e aiuta nella vita.

Una volta arrivato/a a destinazione, ti consigliamo di parlare il più possibile, senza timidezza e senza paura di sbagliare. Così facendo, oltre che imparare la lingua e qualche modo di dire locale, potrai ricevere consigli sulle cose più belle da vedere, su cosa mangiare e come muoverti.

2) Ricordati di tradurre documenti, certificati medici, diplomi e ricette!

Quando si parte per trasferirsi in un altro paese, spesso si trascura il fatto che all’estero possano non comprendere un farmaco o un principio attivo che assumiamo regolarmente nel nostro paese e diventa dunque difficile farci capire. La salute è importante! Prima di partire, non dimenticare di fare tradurre i documenti medici importanti , dalle prescrizioni ai fogli delle vaccinazioni, aggiungendo anche la lista di eventuali allergie alimentari. In questo modo sarai sempre tutelato/a in qualsiasi occasione!

Per quanto riguarda carta d’identità e diplomi, è spesso necessario tradurli quando ti devi presentare presso un luogo di lavoro o per praticare una determinata attività nel paese straniero. Alcuni stati obbligano a fare tradurre tutti i propri documenti. Ti consigliamo di informarti presso l’Ambasciata del paese straniero più vicina per chiedere informazioni in merito. Una lista delle ambasciate in Italia è scaricabile qui.

3) Devi guidare? Ricordati la patente e la sua traduzione nella lingua locale!

Se è vero che in Europa è spesso possibile guidare e spostarsi con una patente dell’Unione Europea, è anche vero però che se devi trasferirti negli Stati Uniti, in Cina o in altri paesi al di fuori dell’Europa, la traduzione è importante e in alcuni casi obbligatoria! Non essere dunque sprovveduto/a: informati preventivamente e fai tradurre la tua patente nella lingua del luogo. Sarà molto apprezzato anche nei paesi europei! Chi farebbe mai la multa a qualcuno che si è preso la briga di far tradurre la sua patente in islandese?

4) Parla, parla, parla

Cogli qualsiasi opportunità per parlare con la gente del luogo. Corri il rischio e misurati con la lingua locale, conversa con le signore in autobus o con i ragazzi al ristorante. Questo non solo per migliorare o imparare leggermente la lingua, ma anche per conoscere usi e costumi del paese, il che renderà la tua vacanza davvero indimenticabile, magari con qualche amico svedese in più al tuo ritorno.

5) Paese che vai, traduzione che trovi

Pratiche burocratiche e traduzioni da asseverare per trasferirsi all’estero o venire a vivere in Italia possono variare molto da paese a paese. Riportiamo qui sotto un breve prontuario di paesi e delle procedure di base da seguire per la traduzione dei documenti:
Italia: un documento tradotto in italiano, da presentare a un ente sempre in Italia, deve essere normalmente asseverato in tribunale. Oltre alla traduzione, si deve dunque chiedere all’agenzia di andare a giurare il documento in tribunale
Paesi europei e Cina: in generale è necessaria per tutti i paesi europei l’asseverazione, seguita dalla legalizzazione, ossia il riconoscimento delle firme del tribunale dallo stato italiano. I documenti che vengono fatti o che devono avere validità in uno dei Paesi della Convenzione riguardante l’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri (L’Aja, 05/10/1961), devono avere l’apostille. L’apostille sostituisce la legalizzazione, ma la procedura è assolutamente identica.
Regno Unito: a causa della Brexit e della legislazione inglese, sempre leggermente diversa da quella europea, spesso per trasferirsi nel Regno Unito è sufficiente la traduzione, accompagnata da una dichiarazione timbrata dell’Agenzia di traduzioni con la conferma della correttezza della traduzione. Consigliamo comunque di trattarla per il momento come un paese europeo, procedendo ad asseverazione e legalizzazione, in caso di dubbi.
Stati Uniti e Canada: nella maggior parte dei casi è sufficiente la traduzione e la dichiarazione dell’Agenzia. Poiché però spesso negli Stati Uniti le leggi possono variare da stato a stato, è sempre meglio informarsi bene prima di procedere alla traduzione.
Australia: come tutti sanno, trasferirsi in Australia non è semplicissimo e anche per quanto riguarda le traduzioni la procedura è leggermente diversa: la traduzione deve essere infatti svolta da un traduttore certificato NAATI, l’associazione australiana dei traduttori giurati. In questo caso occorre il timbro ufficiale di uno di tali traduttori abilitati.
In molti altri stati le pratiche possono variare leggermente, ma qualora abbiate domande, potete contattare il nostro responsabile più vicino alla sezione contatti.

Buona fortuna!

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